Nel MICE (Meetings, Incentives, Conventions and Events) uno dei segmenti di riferimento è quello relativo agli eventi Associativi.
L’ultimo rapporto OICE – Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi promosso da Federcongressi & eventi – attesta al mondo associativo ben il 25,5% degli eventi svoltisi in Italia e il 30,8% dei partecipanti.
È risaputo come gli eventi in generale rappresentino per le destinazioni ospitanti un notevole indotto economico, molto superiore all’indotto pro-capite generato dal turismo leisure.
Aldilà di una mera valutazione economica, il settore degli eventi associativi assume una rilevanza ancora maggiore se prendiamo in analisi il loro impatto socio-culturale.
Attrarre i grandi congressi associativi rappresenta per le comunità scientifiche, mediche, professionali una ottima opportunità per entrare in contatto con colleghi provenienti da tutto il globo, facilitando lo scambio di conoscenza e la nascita di collaborazioni mirate allo sviluppo della propria professione.
I congressi hanno pertanto assunto il ruolo di “importatori di conoscenza“. Un ruolo che si è sempre più affermato nelle politiche di sviluppo e promozione delle destinazioni a livello internazionale, tanto da spingere governi ed enti di promozione turistica a investire ingenti risorse in questo specifico segmento.